Combustibile solido secondario: in fase di approvazione due atti normativi

I combustibili solidi secondari (Css), per le loro particolari qualità tecniche descritte attraverso uno standard  europeo, si pongono dal punto di vista ambientale ed energetico come valida alternativa all’utilizzo di combustibili tradizionali, riducendo i costi di approvvigionamento.
In questa prospettiva, sono stati predisposti due atti normativi (attualmente in fase di approvazione) che introducono uno speciale regime giuridico agevolato per la produzione e l’utilizzo di combustibili solidi secondari in determinati impianti industriali:

  • il provvedimento “End of waste” assegna a determinate tipologie di Css la qualifica di prodotto e non più di rifiuto qualora siano utilizzati in alcune tipologie di impianti industriali che, per le garanzie fornite in campo ambientale e tecnico, sono particolarmente idonei;
  • il secondo provvedimento (schema di Decreto del presidente della Repubblica-Css) individua le condizioni per l’applicazione di un procedimento autorizzativo unico agevolato ai fini dell’utilizzo dei Css in parziale sostituzione dei combustibili fossili tradizionali.

Soggetti e settori interessati
Per quanto riguarda lo schema del decreto “End of waste”, sono soggetti beneficiari:

  • le aziende produttrici di Css;
  • gli impianti di produzione di cemento che hanno una capacità di produzione superiore a 500 tonnellate al giorno di clinker e in possesso di autorizzazione integrata ambientale, purché dotati di certificazione di qualità ambientale (Uni En Iso 14001 oppure Emas);
  • gli impianti con potenza termica di combustione di oltre 50 MW, in possesso di autorizzazione integrata ambientale e dotati di certificazione di qualità ambientale (Uni En Iso 14001 oppure Emas).

Per quanto riguarda lo schema di Dpr, sono soggetti beneficiari gli impianti di produzione di cemento a ciclo completo, con capacità produttiva superiore a 500 tonnellate giornaliere di clinker, e comunque soggetti al regime delle autorizzazioni integrate ambientali e dotati di certificazione di qualità ambientale (Uni En Iso 14001 oppure Emas).
 
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